Si è svolta a Milano la quarta tappa del road show nazionale dedicato alla Gestione dei Rifiuti da Apparecchiature Elettriche ed Elettroniche (RAEE) in Italia, organizzato dal Centro di Coordinamento RAEE in collaborazione con la Direzione Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia. Sono intervenuti Mario Nova, Direttore Generale Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile della Regione Lombardia, Giuseppe Piardi, Presidente ASSORAEE e Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE. L’evento ha proposto un momento di confronto sui risultati raggiunti e le politiche regionali in fatto di corretta gestione dei RAEE, i numeri della raccolta e del trattamento sul territorio e i dati economici relativi all’industria locale dei RAEE.
Il road show continuerà nel mese di ottobre coinvolgendo le regioni italiane che si distinguono per la presenza sul territorio di una adeguata rete di impianti per il trattamento e il recupero finalizzato al riciclo dei materiali derivanti dai RAEE, a testimonianza di come un sistema impiantistico efficiente sia garanzia di sviluppo sostenibile. Fulcro di una rete impiantistica adeguata è, da un punto di vista tecnico, l’Accordo per il trattamento dei RAEE, sottoscritto tra il Centro di Coordinamento e le Associazioni degli impianti per la prima volta nel 2008 e da ultimo rinnovato ad aprile del 2016, che stabilisce i requisiti e gli standard per le aziende di trattamento operanti nel quadro governato dal CdC RAEE.
Secondo i dati del Centro di Coordinamento RAEE, la Regione Lombardia si distingue nella gestione di questa particolare tipologia di rifiuti, per i quantitativi di RAEE trattati dai 327 impianti che si occupano di RAEEsul territorio regionale iscritti all’elenco gestito dal Centro di Coordinamento RAEE, a fronte di 665 unità situate nel Nord Italia. L’elenco comprende sia impianti dediti al trattamento per il recupero delle materie prime sia impianti che ne fanno l’immagazzinamento in attesa dell’invio ad un impianto di trattamento.
Nell’anno 2016, gli Impianti autorizzati hanno trattato 90.362.146 kg di RAEE, di cui 72.689.367 kg provenienti da RAEE domestici e 17.672.779 kg da RAEE professionali. In particolare, ben 72.689.367 kg dei RAEE di origine domestica sono state trasportate dai Sistemi Collettivi associati al Centro di Coordinamento RAEE agli Impianti di Trattamento sul territorio regionale, con una predominanza delle tipologie di rifiuti appartenenti al Raggruppamento 1 - Freddo e Clima (20.395.658 kg), R2 – Grandi Bianchi (19.954.500 kg) e R3 – Tv E Monitor (18.559.375 kg). I RAEE di origine professionale hanno riguardato apparecchiature dismesse appartenenti a tutte le categorie merceologiche individuate dalla direttiva europea.
Positivo risulta anche l’andamento della raccolta in Regione Lombardia registrato nel periodo gennaio – agosto 2017. Nel complesso sul territorio regionale sono stati raccolti 37.000.840 kg di RAEE, in aumento del 2,41% rispettoallo stesso periodo del 2016. I Raggruppamenti 2 (Grandi Bianchi) e 4 (Piccoli Elettrodomestici) risultano in crescita del 7% circa, mentre si osserva un lieve calo del 3,89% di R1 (Freddo e Clima) e del 5,73% di R3 (Tv e Monitor).
La migliore performance in termini di quantitativi assoluti è stata registrata dalla provincia di Milano con 11.129.232 kg di RAEE, nonostante il calo del 2,75% rispetto allo stesso periodo del 2016. Seguono le province di Brescia e Como con circa 4,5 milioni di kg complessivi, che registrano anche il migliore incremento percentuale nei primi 8 mesi del 2017, pari all’8% circa.
Ha espresso soddisfazione per i risultati raggiunti anchel’Assessore regionale all’Ambiente, Energia e Sviluppo sostenibile, Claudia Terzi, che ha sottolineato “sono risultati di gran lunga superiori alla media nazionale e confermano la grande attenzione dei cittadini lombardi nei confronti della raccolta differenziata dei RAEE. Tra tutte le azioni virtuose possiamo sottolineare in particolare quella della raccolta delle lampadine esauste: in Lombardia si raccoglie il 30% di tutte le Sorgenti Luminose italiane, un dato che testimonia la sensibilità raggiunta e l’efficacia degli sforzi fin ad ora. Dobbiamo recuperare il più possibile, anche in un’ottica di economia circolare. Le materie prime che compongono i RAEE possono essere riutilizzate per costruire nuove apparecchiature. Un vantaggio importante sia economico sia per l’ambiente, dato che la produzione della moderna elettronica richiede spesso l’uso di risorse costose e rare”.
“Grazie alla presenza sul territorio regionale di una molteplicità di impianti di trattamento dei RAEE, in Lombardia viene trattato oggi il 27% dei rifiuti elettrici ed elettronici di tutto il Paese. In virtù di questo risultato, la Regione rappresenta già un esempio concreto e applicato di economia circolare - commenta Fabrizio Longoni, Direttore Generale del Centro di Coordinamento RAEE. Per sfruttare ulteriormente le potenzialità di questa industria, capace di creare un indotto importante e possibilità occupazionali sul territorio, è necessario continuare a promuovere una raccolta efficiente e omogenea a livello regionale. Nei primi 8 mesi del 2017 la Lombardia ha registrato un ulteriore incremento percentuale della raccolta del 2,4% rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, nonostante un calo nelle categorie Freddo e Clima e Tv e Monitor, che dovrà essere colmato investendo nella comunicazione diretta a cittadini e ai consumatori per favorire la massima consapevolezza dell’importanza della raccolta differenziata dei RAEE”.
“L’accordo per il trattamento dei RAEE nasce da un confronto approfondito e costruttivo tra il Centro di Coordinamento (in rappresentanza dei produttori di apparecchiature elettriche ed elettroniche aderenti ai sistemi collettivi presenti nel Centro di Coordinamento stesso) e le Associazioni dei recuperatori (in rappresentanza degli impianti di trattamento dei RAEE) che ha dato vita, in modo volontario e partecipativo, a un sistema di trattamento e di controllo di questi rifiuti efficace e qualitativamente adeguato, in linea con i più aggiornati standard europei - commenta Giuseppe Piardi, Presidente ASSORAEE. Di tale modello non si potrà non tenere conto nei prossimi sviluppi normativi, e in particolare nel Decreto del Ministero dell’Ambiente in definizione sugli standard di trattamento e controllo”.